A 22 anni, il talento ungherese Zsombor Bohn conquista due medaglie d’oro nei 777m e nei 500m della Divisione 01 di Pattinaggio di Velocità, oltre a un bronzo nei 1000m ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025! Ricevendo le medaglie, Zsombor ha dichiarato: “Non riesco a crederci… eppure ci credo – ho vinto!”
Dall’età di sei anni, Zsombor Bohn ha solcato il ghiaccio e l’asfalto con l’agilità e la precisione di un vero pattinatore di velocità. Il pattinaggio di velocità è una disciplina in cui gli atleti gareggiano l’uno contro l’altro su una pista ovale. Ora, sedici anni dopo, stupito e orgoglioso del proprio traguardo, Zsombor racconta di essere arrivato a Torino con un solo obiettivo: dare tutto sul ghiaccio. “Sono emozionato di essere qui, ero così concentrato sulle mie gare. Ora posso finalmente godermi Torino domani”, ride. “Ho fatto quello per cui sono venuto.”
Per prepararsi ai Giochi Invernali di Torino, Zsombor si è allenato con dedizione assoluta. Oltre alle sessioni di allenamento con Special Olympics Ungheria, si allena regolarmente anche con il club sportivo “Ferencváros Sports Club”. Per affrontare la pressione e le emozioni dei Giochi, segue inoltre delle sessioni con uno psicologo sportivo, che lo aiuta a sviluppare la giusta mentalità prima e dopo le gare. “Lo sport mi ha insegnato a lottare per i miei obiettivi nella vita, ma anche a rispettare gli altri.”
Pur essendo orgoglioso di rappresentare ancora una volta l’Ungheria, per Zsombor la vittoria non è stata solo una questione di medaglie. Durante la premiazione, mentre si trovava sul gradino più alto del podio, ha chiamato accanto a sé gli altri atleti classificati al 2°, 3° e 4° posto, proprio mentre i fotografi si affrettavano a immortalare il momento. Un gesto che ha incarnato il vero spirito di un campione: condividere il successo.
Dagli spalti, i suoi genitori e gli amici più stretti esplodono di gioia. A Budapest, sua sorella gemella Zsofia e sua nonna lo sostengono da lontano, come hanno sempre fatto, fin dai suoi primi Giochi Mondiali a Schladming nel 2017, quando conquistò l’oro. “Non è la mia prima volta, faccio parte di Special Olympics da quando avevo 14 anni. Ma stavolta è diverso—sarà la mia ultima gara.”
Con gli applausi ancora nelle orecchie, Zsombor rivela con sicurezza che la sua carriera da pattinatore di velocità ha raggiunto il suo apice.
“Amo il pattinaggio di velocità, certo, ma sono pronto per il mio prossimo sogno. Mi sto allenando per diventare DJ”, racconta, lasciando di sorpresa il suo allenatore e i compagni di squadra. Anche se la passione per il pattinaggio non svanirà, il suo cuore batte già per una nuova avventura. Ispirato dal suo artista preferito, il DJ techno-industrial di Los Angeles Fantasm, Zsombor ha deciso di intraprendere la carriera da DJ. L’emozione di creare musica, di far muovere un pubblico proprio come fa quando sfreccia sul ghiaccio, gli dà un brivido nuovo. “Voglio fare musica e finalmente vivere in modo indipendente”, sorride all’idea. “E se riuscissi a creare musica techno-industrial, sarebbe il mio prossimo traguardo raggiunto.”
Mentre i Giochi di Torino si avviano alla conclusione, con la cerimonia di chiusura prevista per il 15 marzo, Zsombor porterà sempre con sé questa esperienza come un momento di svolta—sia come atleta che come artista. Nel dire addio ai Giochi Mondiali, lascia un messaggio agli atleti del futuro: “Le qualità che ho acquisito attraverso lo sport mi hanno aiutato nella vita di tutti i giorni. Quindi non mollate mai i vostri sogni. La perseveranza è la chiave. Ma se le cose non vanno come avevate previsto, non preoccupatevi.”