Marcel Schilling, carismatico snowboarder 34enne di Thurgau, in Svizzera, ha iniziato la sua avventura ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025 in grande stile, aggiungendo due medaglie d’argento – nello Slalom Gigante Intermedio e nel Super G Intermedio – alla sua incredibile collezione.
Sfrecciando davanti ai suoi avversari e acclamato dal pubblico, Marcel si è classificato secondo nella finale di Slalom Gigante Intermedio martedì a Melezet, Bardonecchia. Ha chiuso la gara con un tempo di 2:42.510, con un vantaggio di quasi cinque secondi sul suo avversario più vicino. Due giorni dopo, ha di nuovo impressionato il pubblico conquistando un altro argento nel Super G Intermedio con un tempo di 1:00.63.
Marcel e il suo allenatore, Armand Freysinger, formano un duo straordinario. “La storia che viviamo è unica, siamo una coppia speciale,” racconta Armand.
Mentre il sole scioglie la neve fresca, Marcel e Armand riflettono sul loro percorso insieme. Si conoscono da quando Marcel aveva 12 anni, quando Armand provò per la prima volta a insegnare a lui e alla sua famiglia come fare snowboard.
Marcel parla 50 parole in tedesco, è molto sensibile alle emozioni degli altri e ha un legame speciale con gli animali, fra cui il suo cane Malinois. “Spesso traduco quello che vuole dire agli altri, ma lui capisce me e, in qualche modo, ci capiamo a vicenda. Gli ci sono voluti 160 giorni per riuscire a fare una curva sulle punte con lo snowboard, ma una volta imparata, non l’ha più dimenticata.”
Alla ricerca della gioia e dell’indipendenza
A soli tre mesi di vita, Marcel ha subito un intervento a cuore aperto a Lucerna, in Svizzera, con i medici incerti sul fatto che sarebbe sopravvissuto oltre l’infanzia. Oggi, Marcel lavora in una fattoria, dove si occupa delle mucche e dei polli, pulendo con cura le uova ogni giorno. Questa responsabilità non solo contribuisce alla vita agricola, ma rafforza anche le sue abilità motorie fini.
Vive in una casa vicino alla fattoria insieme ad altre tre persone con disabilità, godendo di un livello di indipendenza che gli dà un forte senso di scopo. Ogni giorno si reca al lavoro con il suo scooter elettrico, gestendo le sue attività quotidiane con orgoglio.
Al di fuori del lavoro, lo sport è il fulcro della vita di Marcel. Che sia impegnato come portiere nell’unihockey, in bicicletta o in canoa, Marcel trova energia nel movimento e nella competizione. Ma la sua più grande passione? Lo snowboard. “Ma è anche un vero pesce in acqua! Ama nuotare!” esclama Armand.
L’inizio di un legame indissolubile
Il percorso di Marcel con Special Olympics è iniziato 18 anni fa, quando lui e Armand hanno partecipato per la prima volta ai Giochi Nazionali in Svizzera. Armand lo ha guidato con un approccio basato sul “learning by doing”, aiutandolo a sviluppare le sue capacità e la sua fiducia. Il metodo di Armand si basa sulla consapevolezza che l’insegnamento tradizionale spesso deve essere adattato per rispondere alle esigenze degli atleti con disabilità intellettive.
Prima di conquistare la medaglia d’oro ai Giochi Mondiali di Schladming nel 2017, Marcel ha finalmente imparato a curvare correttamente sul bordo frontale della sua tavola. Il segreto? Armand ha attaccato un peluche a forma di leone alla cinghia anteriore dello scarpone destro di Marcel, ricordandogli che doveva girare. Con questo semplice ma efficace metodo, dopo 160 giorni di tentativi, Marcel è riuscito finalmente a completare la curva.
Armand è stato molto più di un allenatore: è stato una guida e una fonte di motivazione nella vita di Marcel. “Mi considera come un secondo padre,” ride Armand. Marcel trascorre mesi interi con la famiglia di Armand nel Vallese, allenandosi in inverno per lo snowboard e in estate per il ciclismo e il nuoto.
Questo legame ha dato a Marcel una base di fiducia, pazienza e incoraggiamento che accende la sua passione per lo sport. Armand ricorda con affetto: “Fa parte della famiglia. Conosce i miei figli da quando erano neonati. Li ha cullati tra le braccia.”
Anche Armand ha dovuto imparare a gestire le proprie aspettative ed emozioni. “Ho imparato da lui. Sono cresciuto grazie a lui. Mi ha insegnato la pazienza e a guardare oltre un unico percorso, trovandone altri,” confessa Armand.
La strada per Torino
L’allenamento di Marcel è intenso: trascorre settimane intere ad Aletsch, nelle Alpi, dedicandosi con determinazione a migliorare le sue abilità sulle piste. “La routine quotidiana è importante per lui e, anche se ama essere qui ai Giochi, a volte ha bisogno di un momento per respirare, quindi gli suggerisco di fare una passeggiata. Un po’ come chiunque si senta sopraffatto.”
Quando è sulle piste, Marcel è entusiasta e desidera muoversi velocemente, ma Armand gli ricorda spesso di “andare piano all’inizio” per prendere meglio confidenza con il percorso. “Sta facendo davvero un ottimo lavoro, sono orgoglioso di lui, e lui è molto orgoglioso di sé stesso. Ama lo sport, i tifosi, le persone. Vorrebbe poter comunicare di più.”
Alla domanda su come gli altri possano connettersi meglio con Marcel, Armand suggerisce: “Quando le persone sono aperte con lui, lo percepisce, e di conseguenza si apre anche lui. Sarà più motivato a condividere, anche se non ha le parole, e forse, con comprensione e pazienza, si potrà creare un legame.”
Il divertimento tra i due è evidente: una veloce battaglia a palle di neve tra Marcel e Armand anticipa il momento di riposo e recupero dopo una giornata intensa. La storia di Marcel è una vera testimonianza del potere della dedizione, del supporto e della convinzione che ogni individuo meriti la possibilità di brillare.
Snowboarding - Special Olympics World & National Games Results | ||||||
Event | Lane | Delegation | Gender | Age | Results | Place |
Intermediate Super G - 6:45 – 7:15AM | 21 | SO Switzerland | M | 34 | 1:27.990 | |
Intermediate Giant Slalom Final - 6:30 – 7:15AM | 3 | SO Switzerland | M | 34 | 01:00.63 | 2ND |
Intermediate Giant Slalom Final - 7:15 – 8AM | 1 | SO Switzerland | M | 34 | 2:42.510 | 2ND |